In questo testo riteniamo proporre quale esempio di utilizzazione della Biorisonanza, quello della diagnosi ed eventuale risoluzione delle allergie.
Il termine “allergia”, coniato nel 1906, sta a indicare una condizione di alterata reattività della risposta immunitaria, e comprende le reazioni a tossine, pollini, agenti batterici, alimenti, sostanze di vario tipo e natura.
Nel 1923 è stato coniato il termine “atopia”, tuttora utilizzato dagli allergologi per indicare la predisposizione di un individuo a sviluppare reazioni anomale contro alcuni antigeni ambientali (allergeni).
Reazione antigene
Con il progresso della biologia molecolare si è potuto individuare l’anomalia alla base delle risposte allergiche, ossia l’iperproduzione di IgE indotta nell’individuo dal contatto con gli allergeni.
Nella Figura 1 è rappresentata la reazione a un antigene che determina l’attivazione di una cascata di meccanismi biochimici i cui principali effetti sono la degranulazione dei mastociti e dei basofili circolanti, con rilascio di mediatori ed enzimi.
Nella diagnostica tradizionale possono essere dosate le IgE con due differenti metodi, a seconda del tipo di informazione che si vuole ottenere:
– il RIST (Radioimmunosorbent test), test estremamente sensibile che consente di dosare le IgE totali;
– il RAST (Radioallergosorbent test) che dosa le IgE specifiche per un allergene.
Sono disponibili anche test cutanei (scratch e prik test) per sondare i vari allergeni e il test intradermico da utilizzare in caso di debole risposta del prik test per antigeni ritenuti importanti.
Tuttavia la correlazione dei vari test con la sintomatologia clinica è ancora molto limitata per poterne dedurre concetti davvero utilizzabili praticamente.
Inoltre risultati falsi positivi o falsi negativi sono frequenti.
Tutto ciò riguarda soprattutto le allergie alle sostanze alimentari che stanno acquistando un significato sempre maggiore.
Per la terapia sono disponibili sostanzialmente tre strade:
1) terapia con farmaci: antistaminici, corticosteroidi, adrenergici. La terapia farmacologia è una terapia sintomatica, cioè riduce o elimina i sintomi, ma non è certo causale;
2) trattamento dell’iposensibilizzazione (immunoterapia), indicata quando è documentata la presenza di IgE specifiche contro allergeni inalanti ai quali il paziente può difficilmente sottrarsi (per esempio polveri di casa). L’efficacia di tale trattamento tuttavia è ancora controversa anche tra gli esperti e non vanno sottovalutati i rischi per il paziente;
3) astensione dall’allergene (legata ovviamente a una diagnosi esatta e alla effettiva possibilità per il paziente di astenersi).
Il metodo di biorisonanza in risposta alle allergie
Nonostante il massimo impegno scientifico e la grande precisione della ricerca allergologica, restano ancora inesaudite molte richieste del paziente e del medico stesso.
E’ per questo motivo che nei Centri Metab, ormai da tempo, utilizziamo la Medicina Complementare di Biorisonanza con il nuovissimo BICOM OPTIMA, il modernissimo apparecchio elettromedicale in grado di effettuare diagnosi molto precise ed, eventualmente, sedute di terapia volte al riequilibrio del sistema immunitario compromesso, ed alla desensibilizzazione dagli allergeni stessi.
Attualmente sono più di 600 le sostanze testabili al paziente (tra allergeni da contatto, alimentari o inalanti) nel giro di un’ora. Dopodichè si può procedere alla terapia di Biorisonanza Bicom Optima, volta alla ricerca della desensibilizzazione anche definitiva dagli allergeni riscontrati.